Il Movimento Equità Territoriale sostiene la realizzazione di una rete infrastrutturale integrata per connettere il Mezzogiorno d’Italia con il resto del continente europeo. I drammatici eventi geopolitici che negli ultimi anni hanno investito il continent europeo hanno aperto enormi potenzialità per i traffici di merci nel Mediterraneo, di conseguenza enormi prospettive di investimento e di sviluppo del Sud e delle isole per la crescita dell’intera economia italiana. Lo sviluppo di tutte le attività produttive non può prescindere da un efficiente sistema di connessioni materiali e immateriali, Pertanto necessita avere lo sviluppo di reti di collegamento piccole, medie e grandi per consentire la crescita economica del territorio. E’ indispensabile, per la crescita dell’intera nazione, che l’alta velocità ferroviaria sia presente in tutte le regioni meridionali, con estensione alla Sicilia attraverso la realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina, che riteniamo sia un’opera di importanza fondamentale per lo sviluppo del Sud e l’opera pubblica più importante che questo Paese avrà mai immaginato e realizzato, sia sotto il profilo economico che simbolico. E’ altresì necessaria l’implementazione dei corridoi plurimodali e delle reti TEN-T, con la comodalità tra porti, ferrovie, strade e vie navigabili, per raccogliere i flussi di merci in direzione Nord Europa (potenziamento del corridoio Palermo-Berlino e Baltico- Adriatico) e dei quadranti Nord-Est e Sud-Est Europa. Necessita dirottare il trasporto merci su rotaia, per ridurre l’intasamento di strade ed autostrade, ed incrementare le vie navigabili, valorizzando i porti esistenti nel mezzogiorno già fruibili per retroporti e gli alti fondali. La mobilità multimodale automatizzata e connessa deve svolgere un ruolo sempre più importante anche a livello urbano, insieme ai sistemi intelligenti di gestione del traffico resi possibili dalla digitalizzazione. Promuoviamo il trasporto pubblico e la riduzione delle necessità di trasporto, come soluzione alla congestione del traffico e all’inquinamento dei nostri centri urbani. Le nuove tecnologie digitali, l’internet delle cose, i big data, la blockchain, l’intelligenza artificiale, il 5G/6G, devono essere implementati nel pieno rispetto del principio di precauzione e di sicurezza della singola persona e degli stati.
