ECONOMIA ED EUROPA

«Crediamo nel valore della diversità dei popoli, ma anche che tutti i popoli siano uguali per dignità e che il predominio economico, sociale e politico non possa essere consentito».

Il Movimento per l’Equità Territoriale si batte contro qualsiasi forma di discriminazione e per una distribuzione delle ricchezze più equa.
Siamo contrari al modello di sviluppo lineare, che prevede una crescita illimitata a fronte di risorse naturali scarse e limitate, e vogliamo sostituirlo con un modello di Economia Circolare che crei valore utilizzando meno risorse.
Sosteniamo l’economia reale e distribuita, le piccole e medie imprese, in particolare gli artigiani. le donne imprenditrici e le imprese familiari. Sosteniamo il credito di imposta per le opere pubbliche private e ci opponiamo alla finanziarizzazione dell’economia:
il settore finanziario deve contribuire appieno alla creazione di un’ economia resiliente e sostenibile, incoraggiando gli investimenti sociali responsabili.
Crediamo in una riforma del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea che abbia per mandato la lotta alla disoccupazione al pari della stabilità dei prezzi. Ci battiamo contro la delocalizzazione e sosteniamo il salario minimo europeo.
Vogliamo superare le politiche di vincolo esterno sul bilancio e la contribuzione netta per gli Stati membri più indebitati.
Chiediamo un ministero degli affari europei con competenza Promuoviamo l’equità fiscale spostando la tassazione dal reddito da lavoro al reddito da capitali e, in generale, tassando di più quello che vogliamo diminuire (uso delle risorse e inquinamento) e di meno quello che vogliamo aumentare (posti di lavoro).
Vogliamo aggiornare le norme sul lavoro per proteggere i lavoratori dipendenti, i lavoratori autonomi, i lavoratori a chiamata, quelli soggetti a contratti temporanei o occasionali e i lavoratori delle piattaforme digitali.
Intendiamo garantire maggiore sicurezza e formazione contrastare efficacemente per gli infortuni sul lavoro.
Vogliamo incrementare considerevolmente i finanziamenti indipendenti a ricerca e innovazione per affrontare le grandi sfide della società, valorizzando le università e i centri di ricerca meridionali ed evitando che sempre più persone preparate siano costrette ad emigrare.