REFERENDUM ABROGATIVO DELLA LEGGE SULL’AUTONOMIA DIFFERENZIATA.

L’AUTONOMIA DIFFERENZIATA È IL PROGETTO DELLA BANDA BASSOTTI PER ARRICCHIRSI ANCORA UNA VOLTA AI DANNI DEL SUD.

L’ABBIAMO GIÀ FERMATA UNA VOLTA, INSIEME LA FERMEREMO DI NUOVO!

FIRMA NEL TUO COMUNE PER IL REFERENDUM ABROGATIVO DELLA LEGGE SULL’AUTONOMIA DIFFERENZIATA.

L’Italia è uno stato di fatto ma non di diritto; anzi meglio sarebbe dire di diritti perché da Nord a Sud i diritti dei cittadini non sono mai stati garantiti in egual misura. Di più al Nord, poco al Sud.

Come se ciò non fosse abbastanza, l’ultima banda Bassotti al governo ha deciso, attraverso l’approvazione della legge Calderoli 86 del 26 giugno scorso, di fissare queste differenze (da qui l’aggettivo differenziata che accompagna la legge sull’autonomia regionale) prelevando dalle risorse di tutti le risorse che occorrono a garantire i privilegi di pochi, a spese dei diritti di molti.

Gli basta, si fa per dire, il 90% del cosiddetto residuo fiscale (come dalla prima stesura dell’autonomia differenziata), ma l’inganno è tutto in questa percentuale basata esclusivamente sull’ingordigia nordica. Non può essere, infatti, un ministro a decidere arbitrariamente la quota, che invece deve essere determinata attraverso i dati dei fabbisogni standard affinché venga rispettato il principio di “non un euro in più” per le casse dello stato. Il che vuol dire che, per una regione con un pil che fosse la metà di quella più ricca, la percentuale di tasse statali da trattenere per coprire la spesa dei servizi da garantite ai cittadini deve essere il doppio. Sono gli stessi dati, insomma, secretati “come si fa per l’antimafia” dall’attuale ministro Giorgetti in commissione per il federalismo fiscale.

Il Movimento Equità Territoriale da sempre si batte contro l’autonomia differenziata e aderisce alla raccolta firme per il referendum abrogativo della legge Calderoli affinché scuola, sanità, contratti, giustizia, trasporti, infrastrutture, tutela dell’ambiente siano uguali in tutto il paese secondo i fabbisogni reali (e non taroccati) di ogni cittadino.

Invitiamo tutti i cittadini a firmare presso le segreterie dei propri comuni di residenza, contro un progetto che mira a legalizzare la differenza di diritti tra Nord e Sud. L’abbiamo fermata nel 2019, insieme la fermeremo di nuovo! 

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